mercoledì 7 gennaio 2009

Jonathan è morto...

No, no, non è vero, o quantomeno non mi è dato a sapere, ma nei miei sogni è morto questa notte: parlavo con Georgie della Luminal, società per cui tanto tempo fa lavorava J.J. e mi diceva di conoscerla, allora le chiedevo se per caso lo conosceva e lei mi dava la notizia che aveva avuto un attacco cardiaco... Così iniziava il mio pianto infinito da piccola anima persa.

J.J. lo sogno abbastanza regolarmente, diciamo una volta ogni 2 mesi, e succedono sempre cose nuove, sono sogni molto psicologici in cui ci raccontiamo e ci confrontiamo, per quanto oramai non ci sentiamo da anni. Sembra essere quasi una serie a puntate perché si sviluppa via via da dove era finito la volta prima con una certa logica non indifferente...

Non ho paura del sogno che ho fatto questa notte, questo no, però mi chiedo perché ho sognato che finalmente venivo a sapere qualcosa su di lui. Certo che ogni tanto me lo chiedo, certo che ogni tanto la mia mente si pone interrogativi sul suo conto, certo che vorrei sapere come sta, l'ho sempre voluto sapere... E ogni tanto mi chiedo se sia giusto o meno indagare su ciò fino a quando c'è anche una piccola e remota possibilità di farlo.

So che una piccola via ancora inesplorata c'è, ma non so ancora se la voglio percorrere o meno. Sta là da molto molto tempo, mi sembra una via non giusta, troppo formale e invadente... O forse sono solo io a non voler intraprenderla per motivi ancora oscuri... Ma per il momento l'unica certezza che ho nei (e non dai) miei sogni è che Jonathan è morto.

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