martedì 27 gennaio 2009

Brevi racconti paleocristiani di Aquileia

Ebbene, si: son qua che aspetto "something news" dal buon Fiocchi, il mio relatore della tesi. Stamattina gli ho spedito il primo capitolo della famigerata, e un po' agitata attendo un parere... AAAAAAAAhhhh!! Oddiooddiooddio... Speriamo bene, anche perché io di riscrivere tutto quell'ambaradan sul cimitero di S. Giovanni non è ho proprio voglia!! Già ci ho messo qualche mese per mettermi in testa che quella cazzutissima chiesa era dedicata all'Evangelista e non al Battista, tanto che me lo sono dovuta scrivere a caratteri cubitali in camera lilla!!

Direi che sia il caso di passare al prossimo avvincente cimitero, dedicato ai SS. Felice e Fortunato, e anche qui, mi sembra quasi un paradosso che due martiri si chiamino con questi nomi, ma la Chiesa evidentemente voleva convincere già nel IV secolo che morire martiri sia un evento felice e fortunato per ognuno di noi!! Quindi con somma felicità (di scrivere) e fortuna (di finire presto) narrerò tra breve (e per vostra felicità e fortuna non qui!!) anche le avvicentissime vicissitudini di questo piccolo cimitero aquileiese!!

"Che gioia!!" esclamò Felice...
"Che culo!!" esclamò altrimenti Fortunato!!

Probabilmente così inizierebbe il secondo capitolo della mia tesi se potessi scriverlo a modo mio, cioè come sono solita scrivere qui...

I due fratelli passeggiando sulla riva (e aggiungerei in una nota: non ci è dato a conoscere se fosse quella destra o quella sinistra) del Natissa incontrarono con molta probabilità alcuni soldati dell'Impero Romano, che non permetteva di professare liberamente la fede cristiana (e direi anche a ragione, se mi è consentito un modesto parere) per cui visto che i due continuavano a tirar giù, ma gentilmente, cristi, che allora come ora era severamente proibito, ecco che per farli star zitti, i soldati decisero di dar loro un taglio, decapitandoli. Purtroppo (per noi) la notizia dell'oltraggio si sparse così velocemente che gli altri cristiani del luogo presi da profonda commozione (sicuramente celebrale anche se le fonti non sono particolarmente esplicite su questo, ma vado per deduzione logica) decisero di ricordare la morte dei loro fratelli, appena uccisi, costruendo (a spese di chi non si sa, ma come vedete certe interrogativi nella storia ci sono sempre) un piccolo martyrium sul luogo del delitto, e da qui nacque il business delle tombe ad sanctos, tombe presso le tombe dei santi (mmiiiiiiii!!) e un concorso di colpa, che chiamarono "Cluedo": chi indovinava l'assassino, l'arma e il luogo del delitto, vinceva una degna sepoltura vicino a quelle di Felice e Fortunato... Altro che tombola, con i tempi che corrono!! Ma poiché in un paesino piccolo come Aquileia tutti sapevano i ca*** di tutti come in ogni piccolo paesino che si rispetti, tutti i cristiani del luogo vinsero una tomba ad sanctos, e così vicino al martyrium pian piano si venne a sviluppare un vero e proprio cimitero.

Diciamo che più o meno la racconterei così...

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