sabato 31 ottobre 2009

Halloween tra i cimiteri di Aquileia...

A volte fare la tesi mi distrugge... Cioè, insomma, aspettate, più che altro diventa un vero e proprio rompicapo, tanto che alcune cose hanno veramente dell'incredibile!! E viste che stasera è la notte delle streghe, perché non raccontarvi proprio stasera qualche piccola perla di saggezza?

Per quanto la mia tesi ha a che fare con i cimiteri, quello che sto per raccontarvi non centra assolutamente niente... Dolcetto o scherzetto?!?! Questo era uno scherzetto!! Però veramente non centra con i cimiteri, sennò che scherzo è? Insomma oggi mi ritrovo a dover descrivere Monastero, sobborgo di Aquileia, dove ovviamente il cimitero c'è, e per farlo devo anche parlare dei suoi confini geografici/topografici.

Ad est ed ovest questa bella zona di Aquileia è delimitata da due fiumi... Beh, forse è una parola grossa, diciamo "corsi d'acqua", giusto per non chiamarli proprio canali, che molti autori tra cui l'antico Plinio chiamano Torre e Natisone, se non fosse che ad un certo punto sembrano confluire nel Natissa che poi sfocia tranquillo nell'Adriatico, ma molte cartine antiche li denominano rispettivamente Roggia della Pila e Roggia del Mulino di Monastero, ma scopro che c'è anche la Roggia del Mulino di Aquileia... E infine c'è un qualcosa di losco, simile al letto di un fiume che viene chiamato Fosso della Comunità...

Alla fine della mia tarda mattinata (verso le 2 del pomeriggio) scopro che TUTTI questi nomi sono i vari nomi del Torri e del Natisone, a seconda del punto in cui scorrevano: più a Sud hanno un nome, nella zona di Monastero ne hanno un altro... Bene, risolto il mistero continuo la mia ricerca...

Il nostro bel sobborgo di Monastero, sebbene fuori dalle mura di Aquileia a nord e sud era delimitato da due strade che parallele tra loro uscivano dalle mura della città e passavano sopra i simpatici fiumiciattoli di cui vi ho appena parlato. Giusto per darvi una veloce nozione di topografia romana, nelle colonie le strade erano parallele e perpendicolari tra loro: quelle che scendono dritte dritte da nord a sud si chiamano cardini, quelle che invece vanno da est a ovest sono chiamate decumani... Queste che delimitano Monastero sono quindi due decumani. Bene.

Torno a cercare informazioni su questi due decumani, che non sono gli unici di Aquileia, sugli innumerevoli articoli raccolti nei mesi scorsi in biblioteca e scopro che per distinguere un decumano dall'altro... Beh, i decumani erano chiamati decumani!! Si si, proprio così: non avevano nomi propri come Torre, Natisone, Natissa e Roggie varie... Ma vi pare?!?! Probabilmente avevano anche dei nomi, ma a noi non pare proprio siano pervenuti, tanto che l'unico modo per differenziare uno dall'altro è descrivere il percorso della strada, se passava sotto a qualche porta delle mura o se sopra a un ponte!!

Io non posso credere che la mia giornata di oggi l'ho trascorsa a cercare di capire quali nomi e DOVE ha un fiumiciattolo e come distinguere una via romana dalla sua parallela... E vabbè!! Evidentemente la tesi è anche questo!! E intanto penso a come doveva essere stilare il TuttoCittà di Aquileia in tempi remoti...

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