sabato 18 ottobre 2008

. e a capo: 23 luglio 2008 - Il risveglio si vede dal mattino...

Questa giornata comincia con il telefono che squilla: è la hall dell'albergo che ci avvisa che ci hanno portato la macchina a nolo. Io scendo, non so esattamente in che condizioni, e trovo una ragazza ad aspettarmi seduta sul divano della hall. La vedo difficile, poiché sono sveglia da circa 4 minuti e mezzo, ma proviamo ugualmente...

Cerco di seguire tutto quello che la ragazza dice, finché ad un certo punto mi chiede la patente. Io le rispondo che la macchina la guiderà mio fratello. Uno sguardo di ghiaccio mi guarda e severamente mi chiede: "E dov'è tuo fratello?". La sua richiesta non è poi così tanto illogica dato che lei è lì perché dobbiamo noleggiare la macchina e mi meraviglio di non aver pensato nemmeno di portare la mia patente con me. Così mi faccio piccola piccola con conseguente gocciolone alla Sailor Moon dietro la testa, mi faccio coraggio e le rispondo che sta arrivando, sfoderò un sorrisetto di aiuto e mi scuso dicendole che quando ci hanno chiamato in stanza stavamo ancora dormendo, ma il gelo tra noi oramai è da clima siberiano...

Il silenzio avanza, finché lei non nota il mio tatuaggio sulla spalla destra, mi chiede se sono del capricorno, sorpresa le rispondo di si (non so perché ma sembra che questa cosa mi faccia recuperare punti-intelligenza nei suoi confronti) mi dice che lo è anche lei, le chiedo di che giorno, giusto per avviare un po' di conversazione mentre aspettiamo Gabri, lei è di gennaio, mentre io di dicembre (Ahia... Forse non sono più tanto interessante) e invece tutta contenta mi dice che sono nata lo stesso giorno di sua madre (YUPPIE!!). Mi chiede qual'è il mio ascendente: scorpione, sfodera un inaspettato sorrisone dicendomi che lo è anche lei.

Nell'istante in cui la nostra conversazione è all'apice, arriva Gabri, mi guarda, ci guarda e mi fa: "Già migliori amiche siete?" Gli spiego come ho passato gli ultimi 10 minuti della mia esistenza da rincoglionita senza caffè in corpo, mentre la ragazza scrive tutti i dati di Gabri sul contratto di noleggio.

Ora che ho guadagnato punti, dopo aver sconfitto lo sguardo di ghiaccio, mi sento più sicura, ma succede sempre in queste situazioni in cui si abbassano le difese che il nemico è in agguato per farmi fare un'altra catastrofica figura di me***!! Vi ripeto che ero sveglia da facciamo oramai 20 minuti e il caffè del mattino per me è vitale per svegliare i miei neuroni. Lei mi fa una domanda di cui io capisco solo "What would you like to [xxx]?". Le 3 x in parentesi quadra stanno per la mia grande incognita del momento, che potrebbe stare qualsiasi cosa.

Apuleio e Lucignolo, i miei neuroni ancora assonnati si mettono a congetturare su come risolvere la situazione. Dato che loro sono testardi come muli, non ammetterebbero mai di non aver capito la domanda, anche perché probabilmente la carta jolly ce la siamo giocata già qualche minuto prima, quindi per deduzione logica mi suggeriscono che se ha usato la formula "What would you like" sicuramente ci chiede cosa abbiamo "piacere di visitare oggi". Io contenta del fatto che la ragazza voglia fare un po' di conversazione, rispondo che pensavamo di andare verso Mitylene... E un'altro sguardo gelido come la Siberia arriva dritto dritto come una freccia di ghiaccio verso di me, altro gocciolone alla Sailor Moon, congelato anche lui con sorrisetto di aiuto annesso che batte brocche dal freddo, e lei mi ripete imperturbabile e severa la domanda: "What would you like to PAY?", il mio livello di rossore cresce a dismisura, tanto che anche il mio gocciolone alla Sailor Moon si scioglie in un istante per le vampate di vergogna che provo...

Mi sembra impossibile ma riusciamo a pagare senza altre figuracce da "tipico italiano all'estero", vediamo la macchina, salutiamo questa paziente ragazza dallo sguardo di ghiaccio e finalmente siamo quasi pronti per partire...

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