domenica 14 settembre 2008

Lucio Battisti e le nuove generazioni

Un paio di sere fa ero da Riccioli d'Oro, la cucciolotta di 5 anni a cui faccio spesso e volentieri da baby-sitter. Alla tv davano "La fabbrica di cioccolato" con Johnny Depp, ma non pare aver gradito molto, poiché si è messa paura quando il bambino ciccione è caduto nel fiume di cioccolato, quindi ho dovuto cambiare canale al volo, e mi sono imbattuta nel concerto per i 10 anni della scomparsa di Battisti.

A me le canzoni di Battisti piacciono molto, e sapendole più o meno quasi tutte, con le solite parole che storpio sempre, mi sono messa a canticchiare, dato che Riccioli d'Oro mi aveva dato il suo consenso a lasciare questo programma e sembrava gradire anche lei queste canzoni di oramai un'altra epoca.

Si sa che i bambini sono curiosi e fanno mille domande, ma a volte dare spiegazioni, oltre che sorprendere per la domanda stessa, risulta essere molto difficile anche rispondere. Dunque, dunque: prima canzone che ascoltiamo:
Io vivrò
senza te
anche se ancora non so
come io vivrò.
Senza te,
io senza te
solo continuerò,
io dormirò,
mi sveglierò,
camminerò,
lavorerò,
qualche cosa farò,
qualche cosa farò,
si, qualche cosa di sicuro io farò:
piangerò,
io piangerò.
E lei prontamente mi chiede: "Ma perché piange?"

Seconda canzone:
Ti stai sbagliando chi hai visto non è,
non è Francesca.
E Riccioli d'Oro: "Ma chi è Francesca?"

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