sabato 25 aprile 2009

La mia teoria sulla reincarnazione all'incontrario.

Sebbene l'ispirazione di scriverla sia arrivata e passata qualche notte fa, ora mi ritrovo qui in una bella mattinata di primavera, nel giardino di casa con i miei 3 bei cunicetti che pascolano allegramente e temerariamente per l'erba, a raccogliere i miei pensieri, che non posso non condividere con voi... ; )

Ennesimo incontro con Psyco, in cui gli parlo delle mie ultime riflessioni sulla morte, in particolare quanto mi stupisca di quanto saggiamente e con quanta naturalezza gli animali sappiano prendere la morte... E che in me inizia a farsi spazio il pensiero che sia loro che le piante siano esseri notevolmente superiori a noi, tanto che nella mia testolina buffa si insinua l'idea che nella gerarchia delle varie fasi evolutive della reincarnazione non sia proprio il genere umano ad essere ai piani alti, perchè più vado avanti e più mi accorgo che propriamente scaltri nei confronti della vita non lo siamo... ;)

Psyco mi guarda, mi racconta di un attore sheakespeariano dal nome francese che visse nella prima metà del XX secolo. Creduto pazzo, visse per una decina di anni in un ospedale psichiatrico dove per guarirlo gli fecero non quarantina di elettro-shock che lo portarono ad essere lo scheletro di se stesso. Ciò non lo fermò però dal ritornare a calcare le scene e scrivere una lettere indirizzata al Ministro dell'Istruzione francese, in cui diceva che tutti gli insegnanti dalle elementari alle superiori dovevano chiedere scusa a tutti i loro studenti e per una volta mettersi seduti ai banchi di scuola, perchè gli unici da cui c'era veramente da imparare erano proprio i ragazzi.

Psyco continua, mi dice che tutto sommato la mia ipotesi non è da escludere, visto appunto che già qualcun altro in precedenza era convinto del contrario di quello in cui fino a quel momento aveva creduto il genere umano, anche se ci sono dei "ma", o quantomeno cerca di spiegarmi la teoria per la quale l'uomo è convinto di essere superiore agli altri esseri viventi, raccontandomi la storiella che gli animali vivono nell'Eden da dove l'uomo è caduto (la famosa mela raccolta da eva dall'albero della Conoscenza) e ora deve fare il suo percorso per arrivare al Paradiso, che OVVIAMENTE è più dell'Eden. Senza dimenticare che peraltro la stessa tesi umana pecca di autoreferenzialità, che a parer mio non si può non sottovalutare.

Più passano i giorni e più "autoreferenzialità" diventa la parola che mi sta più sulle balle in assoluto... Mi rendo conto che è troppo facile spiegarsi le cose e rendersi esseri superiori con teorie che si basano sull'autoreferenzialità. Mi sembra un po' poco per le capacità umane: troppo presuntuoso da proporre, troppo facilone per poterci credere a occhi chiusi... Che poi, vi dirò, non è che per forza dobbiamo spiegarci sempre tutto... (sentite da che pulpito poi!!)

Eh eh eh... Per oggi mi sa che può bastare... Baciotti a tutti!!

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