Ebbene si, è arrivato quel giorno, in cui lo stato d'animo cambia, magari dopo un calvario allucinante di sensazioni più e meno piacevoli, ma finalmente ritrovo me stessa con qualche sicurezza e altrettante domande introspettive in più.
Io, innanzitutto, ascolto... Anche se il momento pare il meno opportuno, ma non mi tiro indietro, perchè come sembra non essere mai il momento giusto, così alla stessa maniera, è sempre il momento giusto, poichè non esiste "il momento giusto" e auguri a chi lo contitua ad aspettare!!
Stamattina mi sono svegliata presto, sono scesa in città a prendere due brioches e gliele ho portate a casa... Dall'altra parte, lui, il nulla, "ti sembra giusto?" (che gli ho portato la colazione). Ma che c**** di domanda è, "non sono pronto", "non ho proprio voglia di parlarne", "ho da fare, sto per uscire", scazzato, con l'atteggiamento di chi ti ha tagliato completamente fuori dalla cerchia dei suoi affetti, e giù via per le scale senza nemmeno salutare e solo un scusa.
Perplessa e dispiaciuta per l'atteggiamento di chiusura totale di lui... Io non ci credo che lui sia così, lo so che non è così nel suo intimo più profondo e potenziale, ma stavolta sorrido, respiro e vado avanti per la mia strada, da sola... Si si. Non sto al gioco delle nevrosi altrui se non si ha la voglia, o la consapevolezza, di superarle. Io il mio l'ho fatto...
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